È pratico ed agevole da usare, risultando una grande risorsa per coloro i quali possiedono un esercizio commerciale e sono quotidianamente a contatto con ingenti quantitativi di contanti: il contamonete è infatti in grado di contare in modo corretto e preciso le monete, suddividendole in differenti cassetti a seconda del valore di ciascuna di esse. Ma è uno strumento di ausilio anche all’interno della propria abitazione – ovviamente in una “versione” meno elaborata – manifestando la sua utilità nel momento in cui si svuota il salvadanaio: aprendo quest’ultimo, infatti, ci si può trovare con una mole di denaro tale da richiedere non poca fatica per ripartire e contare il denaro stesso. Apparecchio salva-tempo ed igienico, il contamonete si rivela dunque assolutamente indispensabile, ed in questa sede ci occuperemo del “migliore” dispositivo, quello che cioè possiede determinate caratteristiche tecniche che non devono mai mancare per considerarlo tale.
Il “migliore” contamonete: linee-guida per l’acquisto
Cosa identifica un contamonete come “migliore”? Cosa lo rende preferibile ad un altro? L’ampia offerta del mercato “aiuta” solo in parte al riguardo, perché se da un lato assicura ampia scelta, dall’altro può creare qualche difficoltà, specialmente per chi acquista per la prima volta un dispositivo di questa tipologia. Ecco, allora, che bisogna mettere al primo posto le proprie esigenze – diverse da individuo ad individuo – e decidere per quel dato modello in base ad esse: un utilizzo casalingo, ad esempio, renderà bastevole un apparecchio manuale, laddove invece uno relativo a una (o più) attività commerciali richiederà necessario veicolare la propria scelta verso un apparecchio elettronico, alla luce delle grandi quantità di denaro da gestire.
Ma anche all’interno della stessa categoria di dispositivi elettronici le scelte possono diversificarsi, perché un utente potrebbe aver bisogno di uno strumento dalle maggiori funzionalità, e dunque preferirlo ad uno ugualmente valido ma non rispondente alle personali esigenze. Ciò per dire che le specifiche tecniche hanno un “peso” di tutto rispetto in sede di acquisto, e fanno di un determinato contamonete l’opzione “migliore” per sé stessi. Ce ne occupiamo nel dettaglio nel paragrafo che segue.
Le specifiche tecniche da considerare
Capacità del serbatoio, velocità di conteggio, nonché maggiore o minore numero di funzioni – accanto a quella, principale, relativa al conteggio delle monete – rappresentano quelle prestazioni del contamonete che rendono un apparecchio di questa tipologia diverso dall’altro, e dunque adatto in misura maggiore o minore alle proprie necessità.
La capacità del serbatoio (che consente di calcolare quante volte occorrerà ricaricare il serbatoio stesso prima che le unità da conteggiare siano terminate), è il primo fattore da considerare ai fini della “migliore” scelta per sé stessi. Il titolare di una piccola attività, sul punto, troverà ottimale l’acquisto di un apparecchio dalla capienza di 500 monete, capienza assolutamente insufficiente invece per colui che possiede una grande attività commerciale, con un cospicuo traffico giornaliero. Situazione che renderà necessaria la scelta di un contamonete dalla capacità di almeno 1.000 monete. Modelli ancor più capienti, sebbene disponibili, potranno essere acquistati solamente attraverso canali specializzati.
Analogo discorso è da farsi per quanto concerne la velocità di conteggio, espressa in monete al minuto: una velocità di 200 monete al minuto andrà scelta in presenza di un piccolo esercizio, una velocità anche superiore alle 2.000 monete al minuto andrà invece preferita in presenza di una grande attività commerciale. Anche in questo caso, quindi, sarà “migliore” il dispositivo più aderente ai bisogni del singolo utente.
E, ancora, un maggiore o minore numero di funzioni concorrerà senza dubbio alla scelta personale: chi necessita di un modello più avanzato opterà per un contamonete che disponga di altre funzioni oltre a quella base degli apparecchi di questa tipologia. Funzioni come quella di dividere le monete in base al proprio valore, o di impacchettarle in piccoli rotoli contenenti un numero prestabilito di “pezzi”, possono infatti “fare la differenza” al momento dell’acquisto. La seconda funzione citata, infatti, sarà ad esempio di grande utilità con ingenti quantitativi di denaro, che suddiviso in gruppi sarà di facile individuazione e gestione.
Una nota va al display con relativi pulsanti di controllo, dalle diverse funzionalità a seconda del modello di riferimento: il blocco dei cestelli o il numero di monete da depositare in ciascun cassetto, per fare un esempio. Alcuni display, infine, possono fungere anche da orologio, se il dispositivo non è adoperato per la sua funzione principale. Un quid plus, questo, che può tornare utile per qualche utente.
Le certificazioni e le connessioni
Chi ha maggiori necessità può scegliere un prodotto che possieda una certificazione ufficiale: rilasciata da una banca centrale nazionale, oppure dalla Banca Centrale d’Europa (BCE), detta certificazione – rara da trovare negli apparecchi più diffusi – è garanzia di attendibilità e precisione.
Contamonete appartenenti ad una fascia di prezzo medio-alta, infine, mettono a disposizione dell’utenza differenti tipi di connessioni, mediante cui l’apparecchio in oggetto è collegato a dispositivi esterni. Esempi al riguardo sono dati da una porta per le stampanti di ricevute, oppure – nei modelli di costo più elevato, “destinati” alle grandi catene commerciali – da una porta USB per la connessione ad un computer. Connettività Wi-fi e Bluetooth, oltre che GPS E GPM, consentiranno infine l’invio istantaneo di dati ad un server centrale, così da facilitare, a titolo esemplificativo, la conduzione di una grande catena commerciale.
Conclusioni
Qual è il contamonete migliore? Qual è quello che, in assoluto, è da preferire a tutti gli altri? Non esiste una sola risposta a questo interrogativo, nel senso che “migliore” per un determinato utente sarà un apparecchio che presenti specifiche caratteristiche confacenti al caso proprio, relative ad esempio alla capacità del serbatoio o alla presenza di una data funzione, come precedentemente sottolineato. Caratteristiche che, tuttavia potrebbero non essere quelle di cui è alla ricerca un altro utente, che punta su altre specifiche tecniche. Ecco perché, nella scelta di un apparecchio come quello in esame, bisogna dare voce ai propri bisogni, ed agire di conseguenza, veicolando dunque la scelta in modo “mirato”.
Senza dubbio affidarsi ad una marca conosciuta è di aiuto nella scelta stessa: Securina24, Safescan e Promel, identificano – rispettivamente – apparecchi di fascia bassa, media ed alta, così da venire incontro alle diverse esigenze dei consumatori. Quid plus – ma non necessariamente determinante ai fini del “migliore” acquisto – è la presenza di eventuali accessori in dotazione con il dispositivo, quali ad esempio blister in carta o in plastica dalla capacità predeterminata, con cui sigillare le monete. Così come l’alternativa, offerta da alcuni contamonete, di adoperare sia la modalità elettrica che quella a batteria (considerando la tipologia di alimentazione del prodotto oggetto di questa trattazione, a batterie o tramite corrente elettrica) in modo tale da non dover bloccare il procedimento qualora la luce venisse a mancare.