Probabilmente non tutti se ne servono, ma il contamonete può davvero fare la differenza in certe situazioni, quelle cioè in cui è necessario effettuare operazioni di conteggio, che, differentemente, sarebbero eseguite a mano. Con un inevitabile spreco di tempo e di energie. Ed in particolare la versione elettronica di questo strumento rappresenta un vero e proprio aiuto in presenza di attività commerciali, che richiedono il costante maneggio di cospicue somme di denaro. Diversi i vantaggi derivanti dall’utilizzo di un apparecchio di questa tipologia: la velocità e la precisione di calcolo, innanzitutto, ma anche l’aspetto igienico, alla luce della considerazione che il denaro, nei continui passaggi di mano in mano, porta con sé germi e batteri. E questa guida illustrerà gli aspetti a cui badare al momento dell’acquisto di un contamonete automatico, così che l’acquisto stesso sia confacente alle esigenze personali.
Caratteristiche
Prima di esaminare i parametri a cui riferirsi perché la propria sia una scelta ottimale, è bene esporre quelle che sono le caratteristiche di un contamonete automatico, perché la scelta stessa “poggi” su un’adeguata conoscenza dell’apparecchio che si va ad acquistare.
Opzione ideale per chi si trova nella condizione di far fronte a considerevoli somme di danaro – come or ora anticipato – il dispositivo in oggetto prevede un funzionamento estremamente agevole: è sufficiente infatti collegare il cavo dell’alimentazione alla corrente elettrica, ed attivare il contamonete versando le monete all’interno del contenitore situato nella parte in alto. Il contamonete conta in modo preciso, nonché rapido, una grande quantità di monete, suddividendole in base al valore (ed in alcuni casi anche in base al peso) in diversi cassetti: è infatti fornito di appositi sensori interni, che individuano il diametro e lo spessore delle monete, così come di dischi rotanti di piccole dimensioni, che permettono la predetta suddivisione e “direzione” delle monete stesse. Il risultato finale è quello di un importo perfettamente calcolato e ordinato, ma determinati apparecchi di questa tipologia sono in grado di offrire pure informazioni aggiuntive, quali il numero dei pezzi, a titolo esemplificativo. E possono anche caratterizzarsi per funzioni extra, come avremo modo di vedere meglio di qui a breve.
Criteri-base per la scelta
La scelta del contamonete automatico più “giusto” per la propria persona è necessariamente “subordinata” all’analisi di quelle determinate specifiche tecniche che distinguono un dispositivo dall’altro, rendendolo “migliore” per sé stessi. Più che sull’aspetto strutturale, infatti, bisogna soffermarsi su quelle che sono le caratteristiche tecniche del prodotto al quale si è interessati, perché solo in questo modo ci si renderà effettivamente conto delle prestazioni del prodotto stesso, e dunque di cosa si riuscirà ad “ottenere” dall’acquisto in procinto a farsi, specie a livello di velocità e di quantitativi permessi.
Ecco allora che il primo parametro da considerare sarà la capacità del serbatoio del contamonete automatico, parametro tramite cui è possibile calcolare quante volte sarà necessario caricare nuovamente l’apparecchio, prima di terminare le monete da contare. E che è “diverso” a seconda che la propria sia una piccola o una grande attività: nel primo caso, infatti, sarà bastevole una capienza di 500 monete, nel secondo, invece, ne occorrerà una di almeno 1000. Una buona soluzione, in ogni caso, è affidarsi ad un dispositivo il cui serbatoio “accolga” circa 700 monete.
Validi criteri-base di aiuto in sede di acquisto sono rappresentati anche dalla capacità dei contenitori, che dovrà essere tale da non incorrere nella necessità di arrestare di continuo il funzionamento per “liberarli”, e dalla velocità di conteggio (di grande rilievo, quest’ultima, per chi la necessità di far fronte a molti spiccioli e velocemente), indicante il numero di monete “visualizzate”, conteggiate e separate in un minuto dal contamonete automatico. Anche nel caso della velocità – come in quello della capacità del serbatoio – calzante è l’esempio della piccola e grande attività: per la prima sarà sufficiente un apparecchio che conti massimo 200 monete al minuto, per la seconda, al contrario, sarà preferibile indirizzarsi verso un modello progettato proprio per le attività commerciali di grandi dimensioni, con una velocità che può raggiungere anche le 2000 monete al minuto.
Certificazioni e connessioni
Quid plus di un apparecchio come quello in oggetto è rappresentato dalla presenza di una certificazione ufficiale da parte di una banca centrale nazionale, o della Banca Centrale d’Europa. Certificazione attestante l’assoluta affidabilità dell’apparecchio, ma che è difficile tuttavia riscontrare nei dispositivi di maggiore diffusione.
Con il termine connessioni, invece, ci si riferisce alla possibilità di collegare l’apparecchio ad altri dispositivi esterni. Presenti per lo più nei contamonete di fascia medio-alta, dette connessioni rappresentano senza dubbio un valore aggiunto, e come tale di potenziale interesse per alcuni utenti: una porta apposita per le stampanti di ricevute o una porta USB per la connessione ad un computer, costituiscono due esempi al riguardo. La prima permette di ricevere una sorta di scontrino, che “prende nota” delle somme delle specifiche valute, in aggiunta all’importo del giorno; la seconda, invece, si rivela di estrema utilità per possibili aggiornamenti o per l’importazione di dati tramite un server ad hoc, ed è propria dei dispositivi di maggiore costo, appannaggio delle grandi catene commerciali.
Funzionalità aggiuntive
Oltre alle caratteristiche appena sottolineate, importante in sede di acquisto è anche badare alle funzioni offerte dal contamonete automatico, perché diversi apparecchi di questa tipologia ne presentano altre, in aggiunta a quella “tradizionale” e principale, relativa al conteggio delle monete. La qual cosa potrebbe risultare preferibile per qualche utente, veicolando la sua scelta verso un dispositivo che metta a disposizione funzionalità extra. Tra queste citiamo quella della divisione delle monete ripartendole in gruppi (e talora separandole anche in base al taglio), e quella dell’impacchettamento delle monete stesse, adoperando specifici contenitori tubolari di capienza prestabilita, che presentino al loro interno incarti da sigillare una volta effettuato il conteggio e l’incolonnamento dei pezzi.
Tra le funzioni che è possibile trovare nel contamonete in oggetto, citiamo inoltre l’autospegnimento, attraverso cui disattivare in modo automatico il contamonete stesso in caso di inutilizzo prolungato, e il riconoscimento dei falsi, che consente appunto l’identificazione e l’esclusione delle monete non originali che sono state contraffatte. Funzione, quest’ultima, prerogativa tuttavia dei soli dispositivi appartenenti ad una fascia di prezzo alta.
Utilizzo
Contrariamente a quello manuale – che prevede la semplice introduzione delle monete una per volta all’interno di un apposito “incavo” – il funzionamento di un contamonete automatico contempla ben specifici step, che illustriamo qui di seguito.
- Adeguata alimentazione dell’apparecchio, ed eventuale modifica dei settaggi (ad esempio per selezionare un valore limite per ciascun taglio);
- Collocazione del denaro nel serbatoio, senza eccedere la capienza del serbatoio stesso;
- Inizio del conteggio tramite il tasto “Start”;
- Attesa della fine del conteggio – che avverrà in modo automatico appunto – con la visualizzazione del relativo risultato sull’apposito display;
- Ritiro delle monete così conteggiate e ordinate;
- Disattivazione del dispositivo.