Si presta ad essere utilizzato in diversi contesti, dalla bancarella al negozio, dal bar all’ufficio: il contamonete si rivela davvero di grande utilità in presenza di un’attività commerciale, che richiede il conteggio di una cospicua quantità di denaro e la necessità di mantenere ordine nel conteggio stesso. Fare le operazioni mentalmente sottrae tempo prezioso e non poche energie, risultando estremamente monotona e tediosa, e comporta altresì – dettaglio non trascurabile – possibili errori causati da stanchezza o distrazione, senza trascurare l’aspetto antigienico. Lo strumento in oggetto è allora la giusta “risposta”, il giusto acquisto da effettuare per semplificarsi la giornata lavorativa e per garantirsi assoluta precisione nei calcoli: il contamonete è infatti capace di contare le monete velocemente e di ordinarle in appositi contenitori, in virtù di specifici sensori interni individuanti il diametro e lo spessore delle monete stesse. E gli apparecchi più innovativi prevedono la valutazione non della misura, bensì del peso dei singoli “pezzi” adoperati, per il massimo dell’affidabilità ed esattezza: saranno poi piccoli dischi rotanti a suddividere le monete introdotte nell’apparecchio veicolandole verso differenti cestelli.
Contamonete manuale ed elettronico: quali sono le differenze?
Una volta sottolineata l’indubbia utilità di fornirsi di un contamonete, è bene esporre brevemente le due tipologie di apparecchio offerte dal mercato, così da meglio finalizzare il proprio acquisto e renderlo aderente alle proprie esigenze.
- Contamonete manuale. Con il vantaggio di un costo nettamente inferiore a quello del modello elettronico, si compone di un unico contenitore sagomato caratterizzato da otto file che corrispondono alle otto diverse monete (da un centesimo a due euro). Utilizzato essenzialmente tra le pareti domestiche, trova impiego anche tra i commercianti: consente infatti una rapida ed agevole individuazione delle monete, ed al contempo dà conoscenza di quanto è in cassa.
- Contamonete elettronico. Perfetto in presenza di cospicui quantitativi di denaro a cui far fronte, è totalmente automatico nelle operazioni di conteggio, garantendo in tal modo velocità e precisione nelle operazioni stesse. Assai agevole nel funzionamento, è un apparecchio da collegarsi semplicemente ad una presa di corrente, per poi introdurvi le monete all’interno e premere un apposito tasto.
Caratteristiche strutturali e materiali di utilizzo
Quasi tutti i contamonete sul mercato presentano una scocca in plastica, la cui solidità può variare da modello a modello. Una nota in più, per quanto concerne la struttura, va all’apparecchio manuale, generalmente dalla forma di un barattolo: le monete sono da introdurre in un apposito “incavo” situato sulla parte in alto del coperchio, il quale ultimo è da svitare nel momento in cui bisogna “prelevare” le monete stesse. Altre forme che si riscontrano per i contamonete di cui servirsi nella propria abitazione possono essere quelle che attingono al mondo animale.
Da sottolineare infine gli strumenti di questa tipologia forniti di manovella laterale, da estrarre eventualmente in occasione di uno spostamento e da sostituire con un apposito ricambio.
Specifiche tecniche
Quando si è in procinto di acquistare un contamonete, è bene non “fermarsi” alla struttura e alle funzioni (le quali – importanti anch’esse – saranno comunque illustrate più avanti), ma andare ad analizzare le specifiche tecniche, che fanno la differenza tra un modello ed un altro: ci si riferisce in particolare all’apparecchio elettronico. Sono diversi, infatti, i parametri di riferimento da considerare perché la propria scelta sia quella effettivamente rispondente ai bisogni personali, e dunque “migliore” per sé. Ma quali sono, nello specifico, le caratteristiche tecniche a cui badare? Presto detto: in primis la capacità del serbatoio e la velocità di conteggio, la presenza di certificazioni e di eventuali connessioni. Ma andranno considerati anche il display e le precitate funzioni, così da avere un quadro completo delle prestazioni che l’apparecchio al quale si è interessati è in grado di offrire. Ce ne occupiamo nei paragrafi che seguono, premettendo che un contamonete può essere alimentato a pile oppure tramite apposita presa per l’energia elettrica.
Capacità del serbatoio
Quella della capacità del serbatoio è una caratteristica fondamentale da valutare in sede di acquisto, perché relativa alla quantità di monete che è possibile introdurre nel serbatoio (detto anche hopper). Se detta quantità fosse eccessivamente limitata, infatti, si rischierebbe di dover aggiungere e rimuovere in continuazione da ciascun cassetto, laddove invece una capienza consona per le proprie necessità permetterà di eseguire l’operazione in un’unica soluzione.
Detto ciò, in commercio è possibile reperire modelli di apparecchi con una capacità varabile dalle 500 alle 5.000 monete, così da venire incontro ai differenti bisogni, relativi al traffico giornaliero quotidiano che solitamente si registra.
Velocità di calcolo
Calcolata in monete al minuto, la velocità individua il quantitativo di monete che un contamonete esamina, conta e suddivide. Come la capacità del serbatoio, anche questo è un parametro per il quale un ruolo determinante è assunto dalle esigenze del singolo individuo: il mercato offre infatti un’ampia rosa di modelli, da quelli progettati per le piccole imprese (con una velocità massima di 200 monete al minuto), a quelli, invece, studiati per le grandi attività commerciali (con una velocità che può superare anche le 2.000 monete al minuto).
Certificazioni e connessioni
Presenti nei contamonete professionali – indicati per coloro i quali hanno esigenze più complesse – le certificazioni garantiscono precisione ed affidabilità della tecnologia adoperata: ci si riferisce ad una certificazione ufficiale rilasciata da una Banca Centrale Nazionale (BCN) oppure dalla Banca Centrale d’Europa.
Per quanto concerne invece le connessioni eventualmente disponibili in alcuni apparecchi, è da sottolineare i vantaggi derivanti dall’utilizzo di un contamonete insieme ad altri dispositivi, in modo tale da migliorarne o accrescerne le prestazioni. E ciò vale soprattutto per coloro i quali dispongono di più attività (come ad esempio catene di supermercati), che trarrebbero beneficio da un modello dotato di connettività senza fili, come Bluetooth, Wi-fi, GPS e GMS: in tal modo infatti il totale di ciascun apparecchio “converge” verso un server centrale, così da disporre subito di una stima totale, senza la necessità di trasportare macchinario e denaro a mano da un esercizio all’altro.
Un prodotto fornito delle precitate connessioni è sicuramente un prodotto dal valore aggiunto, ma al tempo stesso disponibile solo se appositamente richiesto, con un costo che può mutare in base alle necessità.
Display
LCD o LED, mostra – in bianco e nero o mediante scritte di colore verde – la somma complessiva ma anche cifre parziali, e si sostanzia in una striscia con in media 7 numeri. Il display di un contamonete è sito al di sotto del serbatoio, in un pannello comprendente alcuni tasti tramite cui è possibile eseguire determinate operazioni; ed è talora adoperato pure come orologio (possibilità prevista da alcuni dispositivi di questa categoria) laddove non ci si stia servendo dell’apparecchio nella sua funzione più importante.
Funzione principale e funzioni supplementari
Quello delle funzioni è un aspetto di gran rilievo ai fini della scelta “migliore” per sé stessi: sebbene lo “scopo” fondamentale del dispositivo in oggetto sia quello di contare, la presenza di funzioni supplementari può rivelarsi di una certa utilità per determinati utenti, e va quindi valutata con attenzione. Di quali funzioni si tratta, nel dettaglio? Le illustriamo qui di seguito.
- Dividere. Un contamonete può dividere le monete distribuendole in più gruppi, ed in alcuni casi suddividendole per taglio, così da conoscere, ad esempio, il numero di pezzi di un tot taglio in proprio possesso;
- Impacchettare. Funzione estremamente utile laddove si debba far fronte ad ingenti quantità di denaro, è resa possibile in virtù di contenitori tubolari di capienza prestabilita, sovente già a corredo dell’apparecchio;
- Riconoscimento di falsi. Propria dei dispositivi all’avanguardia – dai sensori di maggiore precisione ed affidabilità – ed appartenenti ad una fascia di prezzo alta, permette di individuare ed eliminare monete non originali che sono state contraffatte;
- Conteggio di somme predefinite. Anch’essa prerogativa dei contamonete di costo più elevato, consente all’utente di indicare l’ammontare che desidera: una volta raggiunto detto ammontare, il dispositivo si arresterà in modo automatico, e l’utente potrà liberare i cassetti, re-impostando, nel caso, una nuova somma da contare;
- Arresto. Con questa funzione il contamonete si blocca nel suo funzionamento nel momento in cui si è riempito anche solo un cassetto, ferme restando le operazioni di calcolo già eseguite;
- Autospegnimento. Caratterizzante un dispositivo professionale, alimentato elettricamente, questa funzione arresta automaticamente il dispositivo stesso se è trascorso un tot periodo di tempo di inutilizzo.
Costi e brand del settore
Quanto costa un contamonete? E quali sono i brand specializzati a cui fare capo per un acquisto ottimale? E quanto “contano” questi aspetti ai fini della propria scelta? Senza dubbio hanno un ruolo di tutto rispetto, perché meglio veicolano la scelta stessa, specie per quanto concerne l’uso al quale è destinato l’apparecchio. In presenza di una piccola attività, infatti, è sufficiente un modello di fascia economica (di circa 30 Euro), laddove invece uno professionale, di fascia alta, è la giusta opzione da parte delle catene commerciali. “Nel mezzo” stanno invece tutti quei prodotti di fascia media (orientativamente tra 100 e 200 Euro), adeguati per il maggior numero di attività.
Stesso è il discorso in merito alle marche a cui riferirsi: Securina24, Safescan e Promel indicano – rispettivamente – i nomi di articoli appartenenti alla fascia bassa, media e alta; la Promel, in particolare, produce la serie Conta Dividi, a cui poter “accedere” solo su espressa richiesta e riservata solo alle grandi attività commerciali.