Chi maneggia molte monete ed ha la necessità di contarle con rapidità e precisione, troverà nel contamonete un apparecchio di grande utilità. E ciò soprattutto in presenza di un’attività commerciale, situazione in cui non sempre si riesce a conservare ordine tra i conteggi, ma anche a livello domestico, quando si è in possesso di un salvadanaio e lo si deve poi, ad un certo punto, svuotare. Disponibile sia nella versione manuale che elettronica, lo strumento in oggetto è capace di rispondere – proprio nella diversità dei modelli – alle differenti esigenze dei consumatori, che in sede di acquisto baderanno a quelle caratteristiche per loro più importanti in base alle esigenze personali. Le prestazioni, senza dubbio, ma anche la maggiore o minore presenza di funzioni, così come la disponibilità di connessioni con altri dispositivi. Anche un contamonete piccolo può ovviamente essere oggetto di interesse, ed infatti in questa sede ci concentriamo sulla struttura e sulla capacità dello stesso, aspetti che “identificano” proprio un apparecchio così “concepito”.
Come scegliere un contamonete piccolo: in particolare, la struttura
Quando si decide di acquistare un contamonete piccolo, in realtà si ha già un’idea ben chiara di ciò che si ricerca in un apparecchio di questa tipologia. Apparecchio che, nel caso specifico, deve rispondere a ben precisi “requisiti”, da individuare nelle dimensioni contenute e nella capacità del serbatoio (anche chiamato hopper).
Per quanto concerne il primo punto, in effetti il design e dunque la struttura si equivalgono in tutti i dispositivi: dalla forma cilindrica e dalla scocca esterna di un unico colore o di due (bianco, blu, grigio o nero), essi hanno dimensioni di circa 36x34x28 cm, con un peso che va di solito tra 3,5 e 5 kg. Altro discorso, invece, è quello che riguarda la versione manuale del contamonete, che nei modelli più economici può assumere la forma di un tradizionale barattolo di un’altezza di circa 20 cm. Negli altri casi, invece, detta categoria di apparecchio si presenta come una cassetta di plastica con specifiche sezioni per ciascun tipo di moneta, dai centesimi agli euro. Le indicazioni in orizzontale consentono di rendersi conto del denaro presente in quel dato momento della giornata.
Quello manuale è un contamonete che rivela la sua utilità soprattutto negli ambienti domestici, dopo che si è svuotato il salvadanaio – come anticipato ad inizio trattazione – ma è adoperato pure nelle attività commerciali perché permette un veloce scambio delle monete e un’individuazione altrettanto veloce delle monete in cassa. Saranno poi le esigenze dell’utente di turno a veicolare l’acquisto verso l’una o l’altra delle due tipologie di dispositivo manuale (barattolo o cassetta di plastica).
Capacità del serbatoio
Dopo la struttura, l’altro fattore che individua un contamonete piccolo è dato dalla capacità del serbatoio, relativa al numero di monete che è possibile ospitare, e variabile a seconda dei modelli, elettronici o manuali.
Nel primo caso, la capienza minima è di 500 monete, ideale in presenza di una piccola attività e di non più di 2000-3000 monete da contare quotidianamente; nel caso invece di un apparecchio manuale il minore quantitativo di monete che può essere “accolto” è di 200 monete. Per quale tipologia di dispositivo optare? Dipende dalle necessità personali dell’utente e dalla destinazione d’uso dell’apparecchio, relativa essenzialmente al “contesto” di uso stesso, se professionale oppure casalingo.
Prezzi e marche specializzate
Sia manuale che elettronico, il contamonete di rivela di grande utilità, ed immancabile lì dove ci siano monete da contare e la necessità che le operazioni di conteggio si svolgano rapidamente e con precisione. Anche un apparecchio con serbatoio di capacità “contenuta”, o dalla forma di un barattolo, nel caso di un dispositivo manuale (dunque un contamonete piccolo), risulta, come abbiamo visto, pratico ed indispensabile in presenza di ben determinate situazioni: tutto sta, infatti, nel valutare i propri bisogni, che veicoleranno l’acquisto verso un dato modello piuttosto che verso un altro.
A seconda dell’apparecchio, ovviamente, cambieranno anche i costi, che partono da circa 15 Euro a salire per quanto concerne il dispositivo manuale (ma sono anche di costo inferiore nel caso del “semplice” barattolo), mentre sono generalmente compresi tra 30 Euro circa e 100-200 Euro circa per quanto riguarda il dispositivo elettronico. Resta invece “ferma” – sia per il contamonete manuale che per quello elettronico – l’esigenza di indirizzare la propria scelta verso brand conosciuti ed affidabili: Safescan e Securina 24 costituiscono le marche specializzate nel settore, ma anche altre sono da considerarsi per un buon acquisto, come Pearl, Socepi, BAKAJI, Konesky.
