Pratico, utile e assolutamente indispensabile laddove vi sia un negozio o un’attività commerciale, situazioni in cui ci si trova a fronteggiare quotidianamente ingenti quantitativi di denaro. Con la necessità di essere sempre a conoscenza delle somme di cui si dispone. Il contamonete è davvero indispensabile dunque, se si pensa che eseguire i conteggi manualmente assorbe tempo ed energie, rivelandosi tra l’altro – dettaglio non da poco – un’operazione lunga e monotona, con possibili distrazioni e di conseguenza possibili errori nei conteggi stessi. Nulla di tutto ciò accadrà invece mettendo in preventivo l’acquisto dell’apparecchio in oggetto, disponibile in commercio sia nella versione manuale che in quella elettronica, a seconda delle specifiche esigenze dell’utenza. Versioni diverse che hanno anche prezzi diversi ovviamente. Ed infatti questa trattazione vuole soffermarsi proprio su questo punto, partendo dalla tipologia di dispositivo più economica, per arrivare poi a quella più costosa.
Tipologie di contamonete
La tematica dei costi di un contamonete “passa” necessariamente attraverso l’analisi delle tipologie di questo dispositivo offerte dal mercato, tipologie che – come or ora sottolineato – si sostanziano in quella manuale e in quella elettronica. Ognuna con specifiche caratteristiche e con prezzi differenti. Il contamonete manuale, difatti, per la semplicità che lo contraddistingue, è di gran lunga più economico di quello elettronico, che nei modelli di fascia alta può anche arrivare ad un costo di diverse centinaia di Euro. Prima di soffermarci più nel dettaglio sul prezzo dell’apparecchio in oggetto – argomento che sarà trattato di qui a breve – è bene illustrare brevemente, ma compiutamente, quelle che sono le peculiarità di ambedue le tipologie di contamonete, così da veicolare l’utente verso il dispositivo che meglio risponde alle proprie esigenze. Ce ne occupiamo nel paragrafo che segue, anticipando in questa sede che un dispositivo manuale si presta ad un uso prettamente domestico, laddove invece uno elettronico rappresenta la scelta da effettuare in presenza di uffici ed attività commerciali, che si destreggiano quotidianamente con grosse somme di denaro.
Contamonete manuale ed elettronico
Opzione indicata per un utilizzo casalingo, il contamonete manuale ha generalmente la forma di un barattolo in plastica trasparente o di un contenitore sagomato, quest’ultimo con all’interno otto file, per le otto diverse monete, da un centesimo a due Euro. Ma può anche caratterizzarsi per un design originale, avente ad esempio ad oggetto un animale. Agevole da utilizzare, questa tipologia di apparecchio non “brilla” per le funzioni offerte, dal momento che l’unica è quella di conservare in maniera ordinata le monete e di contarle. E ciò spiega il motivo per il quale essa è una soluzione solitamente adottata quando si ha a casa un salvadanaio da svuotare: una volta aperto quest’ultimo, i soldi accumulati potrebbero portare via molto tempo per il relativo calcolo. La scarsità di funzioni disponibili è tuttavia controbilanciata dal costo contenuto e di gran lunga inferiore a quello del dispositivo elettronico, un aspetto positivo a cui si aggiungono quello dei consumi e delle dimensioni, altrettanto contenuti.
Diverse sono invece le funzioni che può presentare un contamonete elettronico: oltre a quella primaria, infatti, un apparecchio di questa tipologia può suddividere le monete a seconda dello specifico valore, potendo in taluni casi anche impacchettarle in piccoli rotoli con all’interno un numero precostituito di pezzi. La versatilità del dispositivo in oggetto lo rende la scelta ottimale in presenza di ingenti quantitativi di denaro a cui far fronte in poco tempo: totalmente automatico, detto dispositivo si caratterizza infatti per un funzionamento estremamente semplice, che vede il collegamento del cavo dell’alimentazione alla corrente elettrica, l’accensione dell’apparecchio tramite apposito tasto, e l’introduzione delle monete nel contenitore situato nella parte superiore. Sensori interni sono preposti all’identificazione del diametro e dello spessore delle monete stesse, mentre piccoli dischi rotanti provvedono alle operazioni di suddivisione e di “convogliamento” verso specifici cestelli.
Costi dell’apparecchio
Quanto costa un contamonete, e quanto incide questo dato sulla propria scelta finale? Certamente, come in ogni acquisto, il prezzo ha un suo “perché”, ed ancor di più nel caso specifico dell’apparecchio oggetto di questa trattazione, in quanto va relazionato all’utilizzo che dell’apparecchio stesso si intende fare.
Il contamonete di costo più ridotto è, come abbiamo messo in evidenza, quello manuale, ma è da prendere in considerazione per un uso all’interno delle pareti domestiche. Gli apparecchi di questa tipologia più economici – anche elettronici – sono consigliati solo laddove via sia un’attività di piccole dimensioni, caratterizzata da una contabilità quotidiana alquanto contenuta. Ed i prezzi sono, in questo caso, orientativamente compresi tra 30 Euro e 100 Euro circa.
Per la maggior parte delle attività, invece, il suggerimento è quello di veicolare il proprio acquisto verso un prodotto appartenente ad una fascia di prezzo media (che non supera in genere i 200 Euro), prodotto che garantisce un serbatoio di maggiore capienza, nonché più velocità e precisione. La fascia di prezzo alta, invece, è una prerogativa assoluta di quelle attività commerciali dalle grandi dimensioni, che sono alla ricerca di funzionalità all’avanguardia non riscontrabili in altri dispositivi. Sulla base di queste considerazioni, ciascun utente si indirizzerà verso quel contamonete più aderente alle proprie esigenze, valutate nella loro interezza, affidandosi a brand noti del settore, come Safescan e Securina24.